Parco Naturale Regionale Litorale di Punta Pizzo e Isola di Sant’Andrea

Il parco naturale regionale “Isola di S. Andrea e litorale di Punta Pizzo” è stato istituito con la legge regionale n. 20 del 10 luglio 2006 al fine di preservare la biodiversità di quest’ambiente.

L’isola di S. Andrea sorge su una superficie calcarea piatta ad una altezza media di circa 2m s.l.m e presenta, lungo le sue coste, “habitat prioritari” sotto forma di steppe salate di salicornia e dell’endemismo Statice japigica (Limonium japigicum).

Il litorale Punta Pizzo presenta, invece, ambienti diversificati che includono la macchia mediterranea, pseudo-steppe mediterranee, ambienti umidi e acquitrinosi.

La rilevanza del luogo, riconosciuta a livello internazionale, è dovuta oltre che alla coesistenza di ecosistemi differenti, anche alla presenza di una colonia nidificante del Gabbiano corso (Larus audonii) unica lungo tutto il versante Adriatico e Ionico della Penisola

In virtù dell’estrema varietà degli ambienti, all’interno del parco sono sttai tracciati differenti percorsi, 6 in totale, ciascuno dei quali corrispondente a un dato ecosistema con specifiche e peculiari caratteristiche naturali .

Percorso 1

É situato nella parte centrale del parco e si contraddistingue per la presenza di una pineta di origine antropica creata in antichità al fine di contrastare il fenomeno dell’erosione del suolo e proteggere al contempo le coltivazioni interne dal vento marino.

Lungo il percorso si incontrano i secolari pini d’Aleppo e una grande varietà di uccelli selvatici tra cui l’usignolo, la cinciallegra, il fringuello e il cardellino.

Percorso 2

Anch’esso situato nella parte centrale del Parco, il percorso sfocia all’interno di un’ampia area paludosa in cui vegetano diversi tipi di piante erbacee. A livello faunistico spicca invece la presenza di alcuni rettili tra i quali il rospo smeraldino e la testuggine d’acqua.

Percorso 3

Collocato nella parte settentrionale del parco regionale, il percorso è scandito dalla presenza di . bellissime dune di sabbia formatesi nel corso del tempo, grazie all’azione del vento.

In quest’area la beccaccia di mare nidifica tra i fiori del ginepro e del giglio.

Percorso 4

Si articola nella parte meridionale della Riserva Naturale e attraversa l’area denominata “Punta Pizzo”. Per lo più contraddistinto dalla presenza di Macchia Mediterranea, timo e rosmarino, la sua importanza si deve, però, alla presenza della rara Antillide di Hermann, inserita nella lista rossa regionale delle piante in via di estinzione.

Percorso 5

Un percorso scandito da immensi campi verdi costituiti da vecchi vigneti, divenuti oramai selvaggi, e da numerose piante erbacee tra cui il plantago dalle grandi proprietà officinali.

Percorso 6

L’ultimo percorso si snoda attraversa terreni agricoli coltivati generalmente ad ortaggi. E’ molto frequente incontrare varie specie ornitiche e soprattutto la gazza, la calandra e uno stupendo rapace, molto somigliante al falchetto, chiamato Poiana.

È bene ricordare che i diversi percorsi sono praticabili a piedi, in bicicletta o a cavallo e sono contraddistinti da un livello di difficoltà medio – basso. Il tempo di percorrenza generalmente non super l’ora e mezza.

 

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