Il Parco Nazionale dell’Asinara

Il Parco Nazionale dell’Asinara, situato sulla punta nord-occidentale della Sardegna, si trova proprio di fronte alla ben nota località turistica di Stintino. Questo è un parco nazionale e una riserva naturale istituita nel 1997 e fa parte del Comune di Porto Torres. Grazie alla sua posizione centrale nel Mediterraneo, la località di Asinara era già conosciuta dai marinai dei Fenici, Greci e Romani.

Durante il Medioevo, i monaci camaldolesi si stabilirono sull’isola e iniziarono a lavorare la terra. In seguito, i pastori sardi e i pescatori liguri si stabilirono all’Asinara. Entro la fine del 1800, re Umberto fece costruire sull’isola una colonia penale agricola e gli abitanti furono obbligati a trasferirsi in Sardegna, dove fondarono la città turistica di Stintino. Durante la prima guerra mondiale, l’Asinara fu utilizzata come campo di prigionia per i soldati austriaci e ungheresi e nel corso del 1980 divenne un carcere di massima sicurezza.

parco dell'asinaraFoto CC BY-SA 2.0 di enrico_sirola

Nel 1997, il Parco dell’Asinara è stato denominato parco nazionale, riserva marina al fine di proteggere, dare valore e importanza ad un ambiente naturale e storico molto importante. L’isola è piccola, stretta e lunga e forma ripide coste rocciose. Questa è la seconda isola della Sardegna per grandezza dopo Sant’Antioco ed ha una grande varietà di flora e fauna. Le coste coprono circa 110 km e variano da una parte all’altra dell’isola.

La parte orientale dell’isola è coperta da spiagge di sabbia, mentre la parte occidentale ha scogliere rocciose e scoscese. In generale, l’isola è caratterizzata da una geografia montuosa. La superficie è coperta dalla macchia mediterranea e dalle importanti specie endemiche. La vegetazione sulle aree interne dell’Asinara ha subito modifiche dovute all’uso agricolo durante il passato.

Questa isola ha molte specie di animali introdotte successivamente, ma anche endemiche. Il simbolo dell’isola, associato al nome dell’Asinara, è l’asinello bianco dell’Asinara, unico in Sardegna. Vale anche la pena menzionare il gabbiano corso che ha recentemente ripreso la nidificazione sull’isola. L’alta qualità dell’ambiente marino è molto rilevante anche a livello scientifico. L’area marina non offre solo una grande varietà e diversità di flora e fauna, ma anche paesaggistica delineata dalle acque marine trasparenti.

Particolarmente ricca è la fauna che anima il Parco sardo dell’Asinare. Tra i rettili, ricordiamo la testuggine, l’emidattilo turco, la tarantola mauritanica, la lucertola, la luscengola, l’algiroide nano; tra gli anfibi il discoglosso, la raganella e il rospo smeraldino. Particolarmente variegate anche le specie di usccelli presenti sull’isola: il teffetto, il falco, il gabbiano, la berta, il gheppio, la pernice sarda, la passera sarda, la capinera, il fiorrancino, per citarne solo alcuni. Infine, tra i mammiferi ricordiamo il riccio, il cinghiale, la lepre, il mustio, la crocidura rossiccia e l’asinello bianco.

Per quanto concerne la flora, le coste rocciose potrete ammirare una tipica vegetazione alofila bassa, rintracciabile nel finocchio di mare, nel ginestrino delle scogliere e nel limonio a foglie acute. A dominare le coste sabbiose sono, invece, la gramigna delle spiagge, lo sparto pungente, la santolina delle spiagge e il giglio marino. In alcune zone, dove dominate la macchia, è possibile incontrare il ginepro fenicio, l’euforbia, una pianta tossica, il lentisco, la felce aquilina ed il tamaro. E ancora, passegiando per il Parco Nazionale dell’Asinara potrete ammirare la lavanda, il cisto, il fiordaliso spinoso e la ginestra di Corsica.

Ci sono diverse opzioni di viaggio per visitare l’isola dell’Asinara: attraverso tour in barca organizzati e guidati, barche a vela e centri di immersioni. I principali porti per l’isola sono Porto Torres e Stintino, ma durante la stagione estiva è anche possibile partire da Castelsardo e da Santa Teresa di Gallura (clicca qui per i traghetti). L’isola ha diverse aree di attracco sul lato est: quella più vicina è Fornelli, seguita da Cala Reale e Cala d’Oliva.

L’attracco privato è vietato, quindi vi consigliamo di prenotare con una società di trasporto autorizzata. Sull’isola è possibile praticare diverse attività sportive. Chi ama il trekking può seguire i percorsi tematici l’isola offre: storici, naturali, alla scoperta della fauna e della flora. Gli amanti della bicicletta potranno seguire la strada principale da Fornelli (sud) a Cala D’Oliva (nord), un percorso di 25 km pieno di strade in salita e in discesa spettacolari. Si possono noleggiare le biciclette nelle tre aree di attracco di cui sopra. Gli amanti del turismo possono visitare l’isola a cavallo lungo dei percorsi specifici. Sull’isola non è possibile nuotare ovunque: a Cala di Scombro, per esempio, è assolutamente vietato fare il bagno.

D’altra parte, Cala Stagno Lungo, Cala Sabina e Cala dei Detenuti sono tre delle spiagge con accesso libero insieme alla spiaggia bianca di Fornelli. Molto importante ricordare che le aree marine protette e i parchi hanno regole severe e regolamenti che devono essere rispettati, per esempio è vietato dare da mangiare agli animali, lasciare spazzatura in giro o fumare.

CONTATTI
Via Ioso, 7,
Porto Torres Sassari
Tel. 079 503388

Potrebbe anche interessarti...