Una delle bellezze imperdibili quando si visita il Salento è la Grotta Zinzulusa. La conoscete? Si tratta di una grotta che si trova sul litorale salentino e, per l’esattezza, tra Castro e Santa Cesarea Terme (qui notizie su Santa Cesarea). Il nome della grotta deriva da un termine dialettale che è zinzuli. La traduzione letterale della parola in questione è stracci, ma in questo caso non si tratta di stracci veri e propri, bensì di formazioni carsiche, stalattiti per la precisione, che pendono dal soffitto della grotta riportando alla mente proprio tanti stracci stesi al sole. In sintesi, la grotta si chiama così perché piena di quelli che vengono chiamati zinzuli e potrebbe anche essere nota come la grotta degli Stracci.
Volendo entrare nello specifico, si deve sottolineare che si tratta di una grotta la cui formazione si fa risalire al Pliocene. Si suppone che questa grotta sia nata per erosione marina e non c’è motivo di pensare che sia andata in maniera diversa. La Grotta Zinzulusa può essere divisa in tre zone: si parla, infatti, di un ingresso, una cripta e un fondo. Le acque all’interno sono fredde e limpide e in alcuni punti sono marine, mentre in altri sono dolci, dato che si tratta di acque sorgive. Tutto questo rende molto interessante il tutto.
Ma veniamo al sodo e analizziamo la grotta. Come detto, si tratta di una grotta che si articola in tre parti. C’è un ingresso che è molto ricco di stalattiti e stalagmiti. Questi zinzuli, come si chiamerebbero in dialetto, richiamano molte forme particolari e per questo motivo il corridoio che poi porta all’interno della grotta, si chiama corridoio delle Meraviglie. Qui si trova un piccolo laghetto, noto come Trabocchetto, la cui peculiarità sono le acque limpide e dolci ma con infiltrazioni marine. Continuando il nostro viaggio alla scoperta della grotta, arriviamo alla cosiddetta cripta, nota anche come Duomo, per la sua forma caratteristica. Qui si ergono pareti lisce e molto alte e si pensa che questa zona sia di formazione Cretacica. In questa zona vivevano moltissimi pipistrelli, che hanno riempito gran parte della superficie di guano, che aveva formato una vera e propria passerella naturale. Tuttavia, nel 1940 questo guano fu estratto e al suo posto sono state create delle passerelle per permettere di camminare in questa parte della grotta. Qui, c’è da sottolinearlo, ci sono ancora dei pipistrelli, sebbene in questo momento se ne possono contare solo poche decine. Infine, si arriva nella zona terminale della grotta. Quando si arriva in fondo si sono già fatti 160 metri. La parte terminale della grotta è ricavata in rocce cretaciche e qui si trova il bacino del Cocito, con acque calde e salmastre nella parte bassa e dolci e fredde nella parte più alta.
C’è da notare che nella grotta ci sono ulteriori bacini che ancora non sono stati esplorati. Si tratta, comunque, di una grotta molto interessante per gli studiosi di tutto il mondo, anche se il Karst Waters Institute ne ha sottolineato la necessità di tutela, perché si tratta di un sito a rischio.
Oggi la Grotta Zinzulusa è aperta al pubblico e visitabile in alcune sue zone, grazie proprio ai camminamenti di cui si è parlato sopra. La visita guidata dura circa 20 minuti e si consiglia di portare una bella felpa, anche in pieno inverno. Per conoscere tutti gli orari di apertura della grotta e quelli delle visite, basta controllare il sito del comune di Castro e si hanno tutte le informazioni ricercate.
Nella zona circostante si trova di tutto, anche perché Castro Marina è molto viva e ricca di bellezze da scoprire. Il nucleo principale di Castro Marina era già abitato, sebbene in altre forme, durante l’età del bronzo. Lo attestano delle sepolture dell’epoca che sono state portate alla luce nella zona. Si pensa che tutta la zona costiera fosse già abitata durante l’età protostorica, poiché molto strategica e molto facile da abitare, grazie alla presenza delle acque. Durante le dominazioni greche e romane, la città di Castro diventa molto importante e, successivamente, il porticciolo della cittadina divenne molto ambito, tanto che i barbari iniziarono a provare a conquistare la zona, come avvenne per molte altre città vicine. Le invasioni dei barbari portarono non poche problematiche, dato che alcune città vennero letteralmente flagellate. Per questo motivo iniziarono a sorgere le prime fortificazioni, che si possono ancora notare in zona. Verso la fine del 1800 Castro Marina ricominciò a popolarsi e qui giunsero soprattutto i ricchi salentini che cercavano il luogo ideale in cui villeggiare. Pertanto, cominciò lo sfruttamento turistico della zona che, però, incominciò anche a svilupparsi e a offrire sempre di più ai turisti.
Oggi in questa zona si trovano davvero tante attrazioni turistiche, oltre a un mare meraviglioso. Si deve, inoltre, ricordare che nella stessa zona della Grotta Zinzulusa ci sono anche altre grotte: parliamo della Grotta Azzurra, della Grotta Romanelli, delle Grotte Gemelle e della Grotta Palombara. Queste sono le grotte principali della zona.
Naturalmente, qui c’è anche una movida notturna molto viva e attiva e questo attrae turisti di tutte le età e con qualsiasi esigenza. Ci si diverte e si ha tutto quello che si desidera: si tratta di una zona molto bella e tutta da scoprire e questo la rende unica nel suo genere. Si possono notare delle ville bellissime e signorili in questa zona ma, per chi vuole soggiornare a Castro, ci sono diverse soluzioni che vanno incontro alle esigenze di tutti.
Chi vuole visitare il Salento non può non fare un salto in questo profondo Sud che sa conquistare gli occhi e i cuori di chi ci arriva. Si consiglia di visitare tutta la zona, andando anche nei paesini limitrofi che, come al solito, riservano tantissime sorprese per la loro bellezza. La stagione migliore per visitare Castro è senza dubbio l’estate , anche se la primavera è una stagione molto interessante per scoprire la bellezza del Salento senza la calca estiva. Prenotare con un po’ di anticipo, inoltre, darà la possibilità di risparmiare anche un bel po’ di denaro che non fa mai male.
RISORSE UTILI
Per raggiungere il Salento in aereo: www.aeroportidipuglia.it
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