Visitare Bergamo

Quando di pensa alla Lombardia, la prima immagine che ci viene in mente sono gli hotel a Milano, le vie della moda, la regione industriale e laboriosa, ma quasi sempre lasciamo fuori dai nostri pensieri Bergamo.

E se fosse un nuovo Rinascimento? E se Bergamo, città murata, per secoli anche nell’anima, scoprisse una voglia inedita di grandi orizzonti?

E se questo splendido angolo di Lombardia, tradizionalmente ripiegato su di sé, fosse invece entrato nel cuore dei grandi viaggiatori stranieri, che da sempre apprezzano e conoscono l’Italia meglio di noi? E se tutto ciò non fosse un miraggio, ma pura realtà, cosa dovremmo fare? Partire subito per un lungo weekend alla volta di Bergamo, tra capolavori d’arte, magnifici ristoranti, romantici picnic, musei di livello internazionale, e poi shopping d’autore, e ancora b&b di charme, design hotel e dolcissime passeggiate lungo i sei chilometri e mezzo della cinta muraria, che dal 1500 avvolge la meraviglia di Città Alta.

Un caso se Bergamo sia candidata all’Unesco, capofila di quel patrimonio di storia e architettura che sono le città fortificate della Repubblica Veneta? E che dire dell’ingresso del capoluogo orobico nella lista delle prossime Capitali Europee della Cultura?

Insomma, se i bergamaschi hanno cercato per anni di tenere nascosta la bellezza della loro città, adesso è tempo di cambiare e sorridere allo «straniero».

Una città che diventa piazza e un itinerario, il nostro, che parte da piazza Pontida, angolo settecentesco di Città Bassa. Voglia di un caffè à la carte? Prima sosta all’art Caffè e alla sua Torrefazione, con un menu che spazia dai caffè monorigine ai cru, alle miscele più pregiate. Se poi al profumo dell’arabica vogliamo abbinare il gusto di un buon libro, entriamo due metri

più in là nella bella libreria Articolo 21, omaggio all’articolo della Costituzione che tutela «il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione».

Con la stessa libertà passeggiamo in uno spazio di suggestione contemporanea, tra volumi, sceltissime idee regalo e uno squisito caffè. I chicchi sono quelli dell’esclusiva Torrefazione Giamaica di Verona, 100% arabica. I gelati, nelle più incredibili varianti a stecco e a biscotto, sono un invito a tornare bambini.

E adesso iniziamo a salire. Città Alta va conquistata così, dal basso, incamminandosi per via Sant’Alessandro e concedendosi qualche pausa. Irresistibile la bottega gourmet Lo Schiaccianoci, avventura gastronomica di Giovanni e Filippo Colombi, esperti viaggiatori, ex architetto il primo, ex ingegnere il secondo, fratelli anche nella passione per le «eccellenze alimentari del mondo». Sui loro scaffali, tonno di Carloforte, caviale Calvisius, marmellate siciliane, acciughe spagnole cantabriche, pasta Vicidomini e zuccherini francesi Belle De Sucre. Pochi passi più in là, alla fine di uno stretto passaggio, si apre la minuscola piazzetta Manzù, su cui si affaccia il ristorante Al Vecchio Tagliere, indirizzo da tenere a mente per una simpatica cena all’aperto. Nel menu, gustosissimi taglieri con verdure, salumi, formaggi.

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