La struttura della masseria è uno dei segni distintivi del sud del nostro paese. Si tratta di un edificio costruito come fosse una sorta di “quartier generale” per i lavoratori dei grandi latifondi. Il padrone consegnava ai suoi lavoratori una struttura che fosse in grado di sopperire alle necessità del lavoro (quindi di stivare il raccolto e, in caso di necessità, di lavorarlo) ed a quelle della vita degli individui che la abitavano. Nelle masserie si lavorava e poi si andava a dormire. Storicamente le prime masserie si fanno risalire al sedicesimo secolo, quando i regnanti spagnoli avevano iniziato un’opera di incentivazione al ritorno nei campi per sostenere, attraverso la raccolta di cereali, anche gli altri territori del regno.
La masseria era un edificio funzionale alla vita di chi doveva lavorare e di chi doveva vigilare sui lavori. Il padrone, con tutta la sua famiglia, dai piani alti, era in grado di “visionare” il lavoro dei braccianti che, per utilità e comodità, abitavano il piano terra, nel quale venivano anche stivate parte delle risorse dei campi. Le strutture adiacenti a quella principale, comunque posizionate a ridosso del giardino, servivano come rimesse attrezzi, alloggio animali e depositi vari.
Il tempo, l’abbandono, le guerre e le carestie hanno favorito la dismissione di tali edifici, che molti giovani imprenditori, oggi, stanno ristrutturando per ospitare bed & breakfast ed agriturismi. Dopotutto lo spazio adiacente le strutture e l’isolamento fornito dai terreni intorno alla masseria favoriscono il relax per la mente ed il corpo ed i rimandi alle epoche d’oro di questi importanti edifici, resi nuovamente agibili dalle ristrutturazioni, forniscono un importante contributo al turismo culturale che, oltre a permettere di conoscere i prodotti dalla lavorazione della terra, possono anche far approcciare ai metodi e alle caratteristiche di questi particolari processi.
La Puglia è una delle regioni nelle quali l’idea della masseria si è più sviluppata nel sud Italia, ed oggi, queste particolari costruzioni sono completamente recuperate e rifornite di tutti quei comfort che possano assicurare una piacevole villeggiatura nei periodi più caldi dell’anno. Lì dove una volta c’era il cortile è stata costruita una piscina o un alloggiamento per il solarium. Le stanze sono adeguate ed arieggiate da sistemi di condizionamento. I bagni provvisti di asciugacapelli e docce. Un modo per reinventare qualcosa che da fuori può dare il senso della poca comodità, ma che, una volta varcata la soglia della stanza, lascia a bocca aperta i turisti.
La Zona di Torre dell’Orso (clicca qui per info su Torre dell’Orso), in particolare, fa sfoggio di bellissime strutture come quella della Masseria Grande. Ricostruzione perfetta e piena di comfort di quella che fu una delle più importanti masserie della Puglia. La struttura ha poi il vantaggio di trovarsi a circa due chilometri di distanza dalle bellissime spiagge di Torre dell’Orso e a mezz’ora di auto da Otranto e Lecce. Soggiornare in masseria significa anche poter degustare i fantastici sapori del sud. Riempire i piatti con gli indimenticabili prodotti della Puglia e condire il tutto con un olio extra vergine primo al mondo per distacco.
Altro punto di riferimento tra le masserie di Torre dell’Orso è la Masseria Vittoria. Centro nevralgico della cultura enogastronomica pugliese, che arricchisce l’incredibile set di servizi per i turisti, tra aree relax con wi-fi gratuito e colazione tra gli ulivi secolari, un incredibile ed indimenticabile giro panoramico nei luoghi più belli della Puglia, come le splendide coste di Santa Maria di Leuca, ed una fornitissima degustazione di prodotti tipici attraverso percorsi enogastronomici alla scoperta di olio, latticini e vini dal sapore ineguagliabile.
La Puglia vince per distacco la gara della bellezza dei luoghi e della bontà delle cose. Un vantaggio decisivo in questo campo lo sta fornendo il recupero delle strutture e delle tradizioni nate nelle masserie. Entrate in una di queste fantastiche magioni e non vorrete più uscirne.
Si ringrazia il portale nelsalento.com per la foto.