– A 4478 metri di altezza, il Monte Cervino è la terza vetta in Italia, è compresa nelle Alpi Pennine, nella parte ovest della catena di monti delle Alpi, nel comprensorio sciistico Breuil-Cervinia. La scalata alla cima del Monte Cervino, a causa della peculiare forma dei suoi versanti, ha simboleggiato una importante prova per l’uomo, la prima conquista della cima venne attuata, a seguito di numerosi tentativi, solo nel 1895.
– il Gran Paradiso è totalmente nel suolo italiano, e la sua vetta tocca l’altitudine di 4061 metri. Tutto il massiccio è incluso nel Parco Nazionale del Gran Paradiso.
– il Monte Bianco (Mont Blanc), nelle Alpi Graie, nell’area sud-ovest delle Alpi, è il monte più alto d’Europa, a 4808 metri di altitudine. Ha diversi ghiacciai, Bossons, Mer de Glace, Freney, Brenva, Miage, Monte Bianco e Pré de Bar. Sul Monte Bianco, a 2175 mt , potrete visitare il Giardino Alpino Saussurea, il giardino botanico più elevato di tutta l’Europa.
– il Monte Rosa, si trova nelle Alpi Pennine, nasce al confine tra l’Italia e la Svizzera ed è il secondo massiccio italiano per altitudine. Si eleva maestoso a 4634 m.
Gran parte del paese regionale è racchiuso nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, il parco naturale fu fondato nel 1922, per volere del Re Vittorio Emanuele III, con l’obiettivo principale di proteggere lo stambecco, in assoluto uno degli animali più importanti della regione, in passato obiettivo di una caccia a tal punto selvaggia che, all’inizio del XIX secolo, lo si reputava pressoché scomparso. Lo stambecco era difatti una preda parecchio bramata non esclusivamente per la sua carne, ma anche perché si credeva che talune parti del suo corpo possedessero proprietà benefiche. Adesso nel parco naturale risiedono pressappoco 2700 esemplari, ma anche camosci, orsi, lupi, volpi, linci ed aquile.
Cosa vedere in Val d’Aosta
Saint Vincent, sicuramente è la località più nota della regione, affermata internazionalmente per la sua famosa casa da gioco, il Casino de la Vallèe, aperto nel 1947. In aggiunta al casinò, Saint Vincent è popolare anche per le sue acque termali, apprezzate sin dalla fine del 1800.
Chamonix, pur essendo in Francia, è una delle mete irrinunciabili nel corso di un viaggio in Val d’Aosta, è uno dei comprensori sciistici di maggiore notorietà, alle pendici del Monte Bianco, e è stata dichiarata, nel 2015, Città Alpina dell’Anno. Sicuramente notevole la Chiesa di San Michele, del 1709 e il Museo Alpino, ma l’attrattiva più rilevante è sicuramente il Ghiacciaio “Mer de Glace”, il secondo più imponente delle Alpi.
Chatillon, certamente fra le più conosciute città della Valle d’Aosta, qua si possono ammirare molti dei castelli più noti del territorio, il Castello di Ussel, del XIV secolo, una meravigliosa dimostrazione di arte militare valdostana, il Castello Baron Gamba, dei primi del 1900, attualmente sede di esposizioni e eventi, ed il Castello Passerin d’Entrèves, costruito dai romani.
Courmayeur, altra famosa località della Val d’Aosta, alle pendici del Mont Blanc, a 1224 mt, di origine romana, già nel I secolo a. C. si sviluppò per via della presenza delle miniere estrattive del quarzo. Interessante la Chiesa di San Pantaleone, del 1742, il Santuario di Notre dame de Guérospm, costruito nel XVII secolo, e per finire il Museo Alpino Duca degli Abruzzi, dove si possono ammirare avvincenti mostre di foto, documentazioni ed utensili che rivelano la realtà dell’alpinismo e delle guide alpine. A Courmaueyr in più, si trovano le celebri Terme Pré Saint Didier.
Aosta è la città che dà il nome alla regione, famosa come “la Roma delle Alpi” fu costruita nel 25 a. C. sotto l’Impero Romano e chiamata Augusta Praetoria. Aosta è oggi eccezionalmente ricca di edifici storici. La Porta Praetoria è l’opera più notevole della città di Aosta, è compresa nella cinta muraria e costituiva l’entrata primaria alla città nel periodo romano. L’Arco di Augusto, un grandioso arco a tutto sesto, largo 8 metri. Il Criptoportico Forense, realizzato in età augustea con la destinazione di contenimento del terreno e confine tra il sacro e il profano. Il teatro romano, eretto per accogliere fino per 4000 spettatori, dell’altezza di 22 metri ed accoglieva un’orchestra. La Cattedrale di Santa Maria Assunta, risalente al periodo romano – quasi certamente IV secolo – la cattedrale fu ristrutturata nell’anno mille ed è a questo periodo che risalgono gli affreschi ottoniani, le torri ed l’abside centrale. La Chiesa di Sant’Orso, venne realizzata su una necropoli, sulla base di un già esistente edificio sacro paleocristiano, la chiesa fu modificata nell’800. Per finire, splendide torri di Aosta, la Torre Plouve, la torre dei Signori tuttora Porta di Sant’Orso, la Tour Fromage, la Torre dei Balivi, la Torre di Bramafam, la Torre di Pailleron, la Tourneuve e la Torre del Lebbroso.
Un po’ di storia della Valle d’Aosta
La regione dell’odierna Val d’Aosta fu frequentata fino da tempi remoti, i più antichi insediamenti umani rimandano al Neolitico, quasi III millennio a. C., e persistono anche con le seguenti età del bronzo e del ferro. Dall’VIII secolo a. C. arrivarono sul territorio i Celti, antenati dei Salassi. La popolazione dei Salassi visse in pace fino al II secolo a. C., nel momento in cui sopraggiunse sul paese l’Impero Romano nel corso delle campagne di occupazione di Elvezia e Gallia. Nel 25 a. C. i romani occuparono definitivamente la Val d’Aosta piegando i Salassi ed crearono la città di Augusta Praetoria, l’attuale Aosta. Durante il Medioevo, intorno al VI secolo, la regione fu motivo di contese fra i Burgundi e i Goti prima e fra i Longobardi e i Franchi successivamente. I franchi giunsero ad annettere la regione al Regno di Francia nel 575, sotto la quale rimase fino alla fine dell’impero carolingio, nell’888, per passare poi al Regno di Borgogna fino al 1032, anno del passaggio ai Conti di Savoia. Al periodo della sovranità dei Savoia coincide una notevole crescita per la Val d’Aosta, con la realizzazione dei celebri castelli.
Maggiori informazioni sulla Val d’Aosta: http://www.aostavalley.com/