I percorsi turistici possibili nella Capitale sono davvero così numerosi che nella maggior parte dei casi i turisti sono costretti, seppur a malincuore, a dover fare delle scelte. Si scopre a questo punto che le scelte non sono mai casuali ma dettate dal desiderio di conciliare al meglio il tempo che ciascuno ha a disposizione con i propri interessi e gusti artistici.
L’itenerario che proponiamo di seguito si snoda tra le vestigia della Roma Imperiale con visita ai fori imperiali, al mercato di Traiano e al Colosseo, simbolo per eccellenza della città eterna.
All’inizio dei Fori Imperiali, sul lato sinistro della strada guardando in direzione del Colosseo, sorge il mercato di Traiano, progettato da Apollodoro di Damasco nel 107 d.C e completato in seguito dall’imperatore Adriano. Il mercato fungeva da magazzino statale di derrate alimentari e da luogo di distribuzione e di vendita di quest’ultime. Sul lato destro di via dei Fori Imperiali, subito dopo l’Altare della Patria, si scorgono invece le rovine dei Fori.
Ma addentriamoci ora nella descrizione dei Fori. Saranno presentati nell’ordine in cui si trovano:
– il Foro di Cesare
É la prima grande piazza dei Fori Imperiali risalente al 46 aC, costruita per volere dell’imperatore Giulio Cesare, rimasta incompleta e molto probabilmente completata da Augusto. La piazza nei lati lunghi era circondata da portici, e al centro di essa fu edificato un tempio dedicato alla dea Venere Genitrice, da cui Cesare credeva di discendere. Del tempio restano restano soltanto il blocco cementizio del podio e tre colonne corinzie di età traianea;
– il Foro di Augusto
Il Foro del primo imperatore venne inaugurato nel 2 a.C, 40 anni dopo la sua costruzione, disposto ortogonalmente rispetto al foro precedente . La sua decorazione inaugurò l’era dell’oro iniziata proprio con il principato di Augusto. Al cemtro fu fatto costruire il tempio dedicato a Marte, poggiato su un muro altissimo ancora oggi visibile.
– il Foro della Pace
Edificato nel 75 d.C. e noto anche come Foro di Vespasiano, fu riconosciuto come foro imperiale solo in epoca tarda. Voluto dall’imperatore Vespasiano, la sua costruzione celebrava la conquista di Gerusalemme. Ha una forma differente rispetto agli altri, dai quali è oltretutto diviso attraverso la via dell’Argileto, con una pianta quadrilatera circondata da portici e con il tempio edificato tra i portici del lato di fondo. L’area centrale del foro non aveva la forma caratteristica di una piazza, ma era contraddistinta da un giardino, con piante, vasche d’acqua e basamenti per statue, una sorta di museo a cielo aperto.
– il Foro di Nerva
Il foro di Nerva si snoda attorno ad una piazza lunga e stretta di 120 metri per 45, priva di portici, ma circondata da un lungo colonnato. La pavimentazione interna del foro era in marmo e selce, mentre esternamente era ricoperta da travertino. Il tempio dedicato a Minerva fu costruito all’esterno dell’esedra del Foro di Augusto e lo spazio rimanente aveva la funzione di ingresso.
– il Foro di Traiano
L’ultimo dei complessi ma anche il più imponente, il foro fu edificato fra il 107 ed il 112 d.C. e misura 300 metri x 180. É costituito da una piazza rettangolare, grande pressapoco la metà,mentre a sud, era posta una enorme statua equestre di Traiano, circondata sui due lati lunghi della piazza da un portico colonnato. La piazza era chiusa dalla Basilica Ulpia, alle cui spalle e fra due biblioteche sorse la Colonna di Traiano, alta trenta metri, volta a celebrare le imprese dell’imperatore e la conquista della Dacia.
Proseguendo sul percorso principale si giunge all’ingresso del Foro Romano da non confondere con i Fori Imperiali. Il Foro Romano è la vecchia piazza Repubblicana, da cui successivamente si giunge al Colle Palatino. Sul colle, dove sorse il primo nucleo abitativo di Roma, alcuni imperatori a cominciare da Augusto ci costruirono i propri palazzi.
Superato il Foro romano ci si trova di fronte all’imponente Anfiteatro Flavio meglio conosciuto come Colosseo, il più grande anfiteatro costruito dai Romani ed il più importante teatro di Roma. Fu costruito nel 72 d.C. per volere dell’imperatore Vespasiano e inaugurato dal figlio Tito nell’80 d.C., nell’area della Domus Aurea, residenza privata di Nerone. Con una capienza di 45.000 spettatori il Colosseo veniva di solito usato per gli spettacoli dei gladiatori.
Simbolo non solo della capitale ma dell’intera Italia, l’Anfiteatro Flavio è ufficiosamente chiamato Colosseo per mezzo della vicinanza al “ Colosso di Nerone”.
L’aurea magica che vi aleggia intorno nacque, soprattutto, in seguito al fatto che, diversamente da quanto avvenne nel Medioevo per tutti i monumenti antichi, il Colosseo non subì il processo di renovatio cristiana. Mantenne sempre il suo eco paganeggiante che, poi, è la sua caratteristica più saliente. Le linee curve e fluttuanti che costituiscono l’impronta stilistica sono tipiche dell’Età Imperiale.
Tutto l’edificio si poggia su una piattaforma in travertino sopraelevata rispetto all’area circostante. All’interno, la cavea con i gradini per i posti a sedere è uno spettacolo essa stessa. Divisa in modo tale che ci fosse uno spazio destinato ai nobili, uno alle donne e uno alla plebe, la cavea si apre a raggiera in tutta la sua bellezza e il turista non può evitare di soffermarsi a scattare almeno una foto.
Non è un caso se nel 2007 il Colosseo è entrato a far parte delle Sette Meraviglie del mondo moderno, classifica stilata da una società svizzera.
Il modo migliore per raggiungere Roma, che si parta da una città italiana o da una estera, è l’aereo. I voli Roma sono diretti all’aeroporto di Fiumicino e allo scalo di Roma Ciampino. Entrambe le aerostazioni dispongono di ottimi servizi di collegamento con il centro città.