Una vacanza a Roma con tutta la famiglia

Avevo sempre pensato che una città caotica come Roma non fosse adatta per una vacanza in famiglia. Cosa c’è da vedere in fondo oltre che musei, opere d’arte e meraviglie architettoniche? Se la città eterna è di certo un paradiso per gli adulti e per chi, come me, è appassionato di arte e di storia, per i bambini non può essere che una noia. Forte di questa convinzione, avevo rimandato per anni il tanto desiderato soggiorno nella capitale.

Fontana di Trevi

Foto CC-BY-SA by Sitomon

Quando però ho saputo che le opere di Frida Kahlo sarebbero state esposte alle Scuderie del Quirinale, non ho potuto fare a meno diprogrammare la vacanza. Probabilmente non avrei avuto altre occasioni di ammirare dal vivo i quadri dell’artista messicana e di partire senza marito e figli non se ne parlava. Dopo aver discusso la cosa in famiglia, abbiamo deciso di prenotare. Dal punto di vista delle soluzioni alberghiere, Roma offre di certo la più ampia scelta. Che si vada da soli, in coppia o con i più piccoli al seguito, trovare l’hotel a Roma più adatto è un gioco da ragazzi, soprattutto se ci si avvale di siti come Expedia.it, dove ogni giorno sono in evidenza le offerte più convenienti.
Per risparmiare abbiamo deciso di optare per un b&b in periferia. Avremmo preferito uno dei bellissimi bed&breakfast di Roma situati nel centro storico (un’ampia selezioni si trova su bbplanet.it), magari vicino a qualche luogo particolarmente suggestivo. Per accaparrarci uno dei posti, però, avremmo dovuto prenotare prima!

Dalla stazione Termini abbiamo raggiunto il nostro alloggio e, dopo aver posato i bagagli e fatto un primo spuntino, ci siamo lanciati nell’esplorazione della città. Non avevamo un programma preciso e questo ha aiutato a tenere desta l’attenzione dei nostri tre pargoli, che hanno vissuto la vacanza a Roma come una piccola avventura.

Sin dalla prima tappa mi sono resa conto di aver commesso un madornale errore quando ho pensato che Roma non fosse adatta a turisti in giovane età. Quando la bellezza raggiunge forme così elevate, anche i più piccoli non possono che rimanere sbalorditi. Potete immaginare quanto io stessa sia rimasta di stucco quando ho visto le mie tre pesti a bocca aperta di fronte al Colosseo. Subissati dalle loro domande, abbiamo deciso di avvalerci dell’aiuto di una guida, che ci ha letteralmente trasportati indietro nel tempo, quando i gladiatori combattevano nell’arena.

Dopo aver visitato velocemente la Basilica di San Giovanni in Laterano e quella di Santa Maria Maggiore, ci siamo diretti a Piazza Navona. Mentre i piccoli erano distratti con un bel gelato preso in un bar all’angolo, noi abbiamo avuto tutto il tempo di ammirare la Fontana dei Quattro Fiumi, i resti dello Stadio Domiziano e le altre sbalorditive meraviglie di questo gioiello romano. Terminato il gelato abbiamo fatto tappa al Museo Fondazione Roma (Palazzo Sciarra) dove, in occasione della mostra “Hogarth, Reynolds, Turner. Pittura inglese verso la modernità”, era stato allestito un particolare percorso per famiglie, ideato per introdurre i più piccoli agli usi e ai costumi del Settecento londinese. Un vero successo con il quale si è conclusa la nostra prima giornata romana.

Abbiamo deciso di dedicare il secondo giorno alla visita di San Pietro, che di certo ci avrebbe tenuti impegnati per molte ore. Svegliatici di buon ora, abbiamo raggiunto piuttosto presto Porta Angelica, in modo da evitare ore di fila ai Musei Vaticani. La nostra strategia si è rivelata quella giusta. Anche in questa occasione ho dovuto ricredermi. Per quanto non sia stato possibile ammirare i musei nella loro interezza, i bambini si sono mostrati piacevolmente interessati. Un interesse che si è trasformato in vero e proprio sbalordimento quando si sono ritrovati ad ammirare la Sistina. Sarà stata l’atmosfera magica del luogo, ma posso giurarvi che le mie tre pesti hanno mantenuto un religioso silenzio.

Il terzo e ultimo giorno di vacanza è stato dedicato interamente alla degustazione delle delizie gastronomiche romane e alla ricerca di simpatici souvenirs. Dopo una breve sosta a Piazza di Spagna, abbiamo raggiunto la Fontana di Trevi dove abbiamo deciso di concludere il soggiorno romano con il tradizionale lancio della monetina.

Un successo insperato, dunque, che di certo cercheremo di replicare. Prossima meta? Chissà!

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