Chichen Itza:cosa vedere in una delle 7 meraviglie del mondo

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Il Messico è una delle destinazioni più apprezzate per le vacanze. Divertimento, relax e belle isole che sono veri e propri angoli di paradiso. Ma il Messico è anche piena di cultura e storia, scopriamo insieme una delle 7 meraviglie del mondo: Chichen Itza.

La città di Chichen Itza fu fondata dai Maya Itza nel VI secolo, una civiltà con più di 2000 anni di storia che si diffuse in tutto il Centro America (Guatemala, Belize, Honduras, El Salvador e Messico meridionale) e si distinse per la sua grande conoscenza astronomica.

Chichen Itza era la città Maya più importante dello Yucatan , con una superficie di 25 chilometri quadrati. Quello che vediamo oggi era il suo centro religioso, culturale e amministrativo, attorno al quale furono costruiti i palazzi dove vivevano le classi dirigenti.

Intorno all’anno 1250 la città Maya fu abbandonata. Non si sa con certezza quale sarebbe il motivo: un’invasione, una siccità, la carestia…Così Chichen Itza rimase custodita dalla giungla per diversi secoli.

A metà del diciannovesimo secolo furono scoperte le rovine e un americano decise di acquistare il terreno per rimuovere tutti i resti e i tesori del famoso cenote, per venderli in diversi musei del mondo. Ma nel 1926 il governo messicano lo ha espropriato, iniziando il restauro dell’intero parco archeologico. Iniziamo il nostro tour a Chichen-itza!

La Piramide di Kukulcán, la piramide Maya più famosa al mondo

La Piramide di Kukulkan, comunemente nota anche come El Castillo, è l’ edificio più imponente da vedere nel sito archeologico di Chichen Itza e dimostra la profonda conoscenza della matematica, della geometria, dell’acustica e dell’astronomia che possedevano i Maya. Kukulkan era il dio più importante dei Maya ed è rappresentato da un serpente piumato, ecco perché si può vedere un serpente scolpito nella pietra alla fine delle sue scale.

Il Campo da gioco della Pelota, il posto più curioso da vedere a Chichén Itzá

Il gioco della Pelota era qualcosa di molto comune nella cultura Maya. Le due squadre in gioco erano formate da 7 elementi ciascuno e le regole variavano a seconda dei riti, anche se culminavano quasi sempre nel sacrificio di sangue. A vincere era la squadra che riusciva ad incastrare la palla in un cerchio di pietra o legno che esisteva su entrambi i lati del campo centrale e ad un’altezza di 7,5 m. Il gioco della Pelota non era puro svago, molte volte vi si ricorreva per risolvere conflitti e, se perdevano potevano anche essere decapitati, infatti nelle incisioni sui muri si possono vedere scene di questo tipo.

Il Tempio dell’uomo barbuto

Questo tempio, uno dei più curiosi da vedere a Chichén Itzá, deve il suo nome al personaggio barbuto che protagonista della scena principale.

I governanti erano soliti sedersi qui per guardare le partite della Pelota. All’interno, l’edificio è costituito da un’unica camera con soffitto a volta da cui emerge un pannello che mostra Kukulkan che emerge dalle fauci di un serpente piumato. Sotto le pareti si trovano bassorilievi di alberi che affondano le loro radici nel sottosuolo, questa composizione è conosciuta come “Il mostro della terra”.

La piattaforma dei teschi

Lo Tzompantli di Chichén Itzá è una grande piattaforma rettangolare che misura circa 60 metri di lunghezza per 12 di larghezza, con una sporgenza al centro che gli conferisce una forma a T.

Deve il suo nome ai rilievi che lo adornano a forma di teschi: infatti, su questa piattaforma venivano esposte le teste mozzate dei nemici.

Il Tempio delle aquile e dei giaguari

Il Tempio delle Aquile e dei Giaguari deve il suo nome ai rilievi che mostrano questi animali che divorano i cuori umani.

Si ritiene che su questa piattaforma ci fossero dei bastoni dove venivano fissati i teschi dei nemici sacrificati. Il corpo sporgente ha rappresentazioni di aquile e guerrieri che portano le teste umane nelle loro mani.

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